Mezzanotte. È già domani.


«Mezzanotte. È già domani.
Ed è già ieri.
L’errore dell’uomo pigro è nel pensare sempre che il domani deve ancora venire. E l’aspetta. Ma rimarrà deluso. Perché è già domani.
Il domani e l’oggi coincidono, perché il domani vive nell’oggi e sarà quale l’oggi lo fa.
Nessun domani ha mai potuto fare a meno d’uno ieri e mai un oggi è finito a tal punto da non continuare nel suo domani.
Il domani del mondo e della Chiesa siamo noi: noi che pur viviamo profondamente radicati nell’oggi. Noi, i profeti d’un domani che già vive in noi come un feto nel seno materno, e che ci somiglierà, perché da noi sarà nato.
Il domani sarà quale noi siamo: a nostra immagine e somiglianza.
Noi siamo il domani. Nessuno ha mai iniziato un nuovo giorno senza portarsi dietro il vecchio. Nessuna vita è mai cambiata tanto da essere del tutto nuova, e nessuna forma di vita è mai morta a tal punto da non sopravvivere in un’altra.
Non si dovrà dire a nessuno: rinnega il tuo passato piuttosto riscatta il tuo passato. Un santo non è mai se stesso soltanto per la sua grazia presente, ma anche per i suoi peccati passati.
La mia santità di domani, se ci sarà, dipenderà anche dai miei peccati di oggi e di ieri»
(A.Santantoni, Sui sentieri della speranza).

Ora che tanta vita è passata, e tanto tempo sprecato, e tanta grazia buttata, mi è dolce, Signore, sapere che domani sarà un giorno nuovo. Tutto nuovo, che starà solo a me rendere prezioso o da buttare.
Don Antonio, che malgrado tutti i suoi peccati, ti ama tanto.