Sabato 14 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio


Riprendiamo in mano le diverse versioni del
Padre nostro di cui questa è la terza espressione.
Ce la propone Aldo, un biologo poliedrico e di vasti interessi: sposato, senza figli, teme per il genere umano un futuro apocalittico.

«Padre di tutti i mondi,
che sei fuori e dentro di me,
come di ogni cosa creata,
io ammiro ogni giorno
il miracolo della vita,
la massima espressione
di Te, ma non riesco a credere
che l’Uomo di questa terra
sia a tua immagine e somiglianza.
Ti prego, Padre,
accelera l’evoluzione,
facendo mutare i geni,
migliora la nostra natura,
togliendo alla razza umana
i cromosomi dell’odio e della guerra.
Tu che puoi tutto,
metti in ogni cellula
di ogni prossimo bimbo
il gene della pace.
Amen.

Preghiera amara, come si avverte subito, d’un uomo di scienza non avvezzo a ragionare coi desideri del suo grande cuore: (accelera l’evoluzione) e avrebbe pronta anche la ricetta (togliendo alla razza umana / i cromosomi dell’odio e della guerra), ma la sua mente di scienziato si rifiuta di seguirlo (non riesco a credere che l’uomo sia a tua immagine e somiglianza). Allora preferisce lasciare la parola al sogno (metti in ogni cellula/ di ogni prossimo bimbo/ il gene della pace).
Che possiamo aggiungere? Niente che non sia
quell’Amen, con cui l’Autore conclude.

Don Antonio