Martedì 10 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio


Oggi ho sentito nostalgia delle piccole grandi cose.
E così ho riaperto a caso un grandissimo libro, uno fra i più amati da tutta quella porzione di genere umano che ama leggere un libro.
Parlo del Piccolo Principe, l’immortale capolavoro di Antoine de Saint-Exsupery un best seller assoluto.
Avevo nostalgia di cose piccole, ma autentiche. Di cose semplici, ma preziose. E così mi sono incontrato con queste parole che facevano proprio al caso mio. Ecco la citazione, di cui non sto a dare il contesto. Come per una pralina talmente buona che per farti dire “mi piace”, non c’è bisogno che ti dicano di che marca è.
Ecco la perla di sapienza di questa sera:

«In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…»”

Sono parole che io consiglierei a ogni innamorato e a ogni innamorata degni di questo nome.
Rileggete quelle parole:… “lontano da me seduta nell’erba…”. E poi: “ti guarderò con la coda dell’occhio, e tu non dirai nulla…”. Basta vaniloqui, basta logorrea; e peggio ancora se invece di guardarvi starete a trastullarvi col telefonino. Quel silenzio è musica, è un preludio, un notturno forse… o forse un sogno.
Soprattutto il silenzio: “le parole sono fonte di malintesi”. Meno parole, più silenzi profondi. Più sguardi donati e rubati. Più sorrisi. “Ma ogni giorno potrai avvicinarti un po’ più”.
Peccato che questo cerimoniale d’amore oggi non esista più. Oggi si va subito al sodo. Non c’è più tempo da perdere. Perché una cosa sola conta…
Povero amore, che brutta fine! Piccolo Grande Principe, pensaci tu.
O, meglio ancora, pensaci tu Signore.

Don Antonio