Mercoledì 8 Febbraio 2017 – L’orribile notte di don Antonio

Ascoltate questa, se avete fegato e coraggio.
Ve la scrivo, senza cambiare una virgola, come la trovo su un’informazione di Google. Eccola:
“ Sarebbe stato ucciso dalle botte per punizione
dai genitori il piccolo Yanis di 5 anni, “colpevole” d’aver fatto la pipì a letto.
L’autopsia ha rivelato che “il bambino è morto in seguito a un trauma cranico”.
I fatti sono avvenuti domenica scorsa a Aire-sur-la-Lys nel Nord della Francia.
Secondo una prima ricostruzione, il bimbo sarebbe stato costretto a correre nella notte fuori casa fino allo sfinimento e sarebbe caduto almeno due volte. Il bimbo aveva il naso fratturato: sul suo corpo sono state trovate delle ecchimosi, ma anche traccia di percosse passate.
Un’inchiesta è in corso: la madre e il patrigno di Yanis sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario su minore. ®Ansa.
Perché ve l‘ho raccontata? Che bisogno c’era di squadernare una pagina così infame dei nostri giorni? Non sarà che anche a don Antonio, già abbastanza provato dai fatti suoi, stia venendo la voglia di alleggerire tutte le tensioni degli scandali ecclesiali e degli ecclesiastici scaricandone di peggiori ancora sui comuni mortali e sulle comune famiglie?
Assolutamente no. Da sempre si sa che almeno il 70 % dei delitti più gravi contro i minori, di qualsiasi reato si tratti, di maltrattamenti fisici come di sesso, sono consumati all’interno delle famiglie di origine. Ma non di questo sto parlando. Voglio solo dirvi che a me un mondo così, non solo non dà gioia, ma toglie la speranza. E che ho paura del mondo che stiamo preparando (non per me, sia chiaro: non farò in tempo a conoscerlo per grazia di Dio), ma per chi rimane: per i giovani, per i bambini, per le famiglie, per tutti. Ma è ora di chiudere. Continuerò domani sera. E sarà un’altra bruttissima notte.
Che Dio ci metta Lui la sua Mano, benedicendoci tutti.
Don Antonio


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