Martedì 17 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio

Dag Hammarskjöld: chi era costui?, si domanderanno in molti leggendo per la prima volta questo non facilissimo nome.
Ebbene, Dag Hammarskjöld fu un uomo politico di primordine, segretario delle Nazioni Unite e morì su un aereo fatto esplodere in aria in un attentato sul cielo del Katanga. Era il 1961 e Dag aveva 56 anni.
Uomo di grandissima fede, fra i suoi scritti trovati e studiati post mortem, fu ritrovato anche un quaderno che conteneva un testo destinato alla pubblicazione. Nessuno se lo sarebbe aspettato. In un mondo (quello scandinavo) sempre più votato a un laicismo spinto l’idea d’un Segretario dell’ONU dalla chiara vocazione e disposizione mistica meravigliò molti. Ne riporterò qui una frase e una piccola parte d’una preghiera troppo lunga per questa rubrica, ma che già in quella piccola parte rivela la statura dell’uomo e del cristiano.
Innanzitutto il testo più lungo che conclude una sua preghiera (spesso i suoi appunti si trasformavano, verso la fine, in preghiera). Eccola:

Dammi puri sensi per vederti,
dammi umili sensi per udirti,
dammi sensi d’amore per servirti.
dammi sensi di fede perché io dimori saldo in Te.
O Signore, Tu che sei al di sopra di noi,
Tu che sei anche in noi,
fa’ che ognuno ti veda anche in me.

Dag Hammarskjöld

E ora una frase che molti di voi già conoscono, avendone io fatta un mio cavallo di battaglia:

“Di tutto il passato grazie; di tutto il futuro sì».

C’è dentro tutto: tutto ciò che serve per essere e per dirci veri cristiani.
Che il Signore si ricordi di noi tutti.

Don Antonio


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