Quanto è consolante parlare al Padre Nostro che è nei cieli, tanto è desolante parlare degli uomini che sono sulla terra.
Il solito pessimista direte voi che mi conoscete. Ma io vi dico che basta aprire a caso un qualunque organo d’informazione per sentirci mancare la terra sotto i piedi. Oggi ci han fatto rivedere la scena del camion che semina morte a Gerusalemme e un altro che fa lo stesso a Berlino, ma si potrebbero aggiungere quello di Nizza e quello di Istambul, e poi perché fermarci qui? Ma ci fermeremo comunque, perché non si può sempre nutrirsi di sangue, sia pure solo con gli occhi.
Allora tornerò a contemplare quello che ho visto e sentito e contemplato nei giorni del Natale appena passato. E tutto in me s’è intenerito di nostalgia e di rimpianto. Mi è venuto da dirgli: ”Ma Signore perché non mantieni mai le tue promesse?”.
Noi ci avevamo creduto che un giorno il leone e il vitello avrebbero pascolato insieme, che il lupo e l’agnello avrebbero “pazziato” insieme, che il bambino avrebbe messo senza danno la sua mano nella buca del serpente. Ma nulla di questo s’è avverato, o quanto tempo dovrà ancora passare perché tutto s’avveri? Perché noi lo vorremmo vedere a tempo nostro! O sarà per noi come per quanti ci hanno preceduto in questi poco meno che tremila anni da che questa profezia fu detta e scritta, e niente è cambiato da allora?
Sono rimasto in attesa di risposta e questo è ciò che mi son sentito dire: “Ho tentato in tutti i modi di cambiarvi il cuore, ma voi sordi come pietre. E la colpa la date a me”.
Gran Dio, non lasciarci soli un momento. Potresti non ritrovarci più.
Don Antonio
Lunedì 9 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio
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