Riprendo con il secondo dei 66 “Il mio padre nostro”, ispirata e suggerita dall’indimenticato Card. Carlo Maria Martini, biblista di fama mondiale e grandissimo Arcivescovo di Milano.
La voce che da corpo alla preghiera di stasera è nota a tutto il grande pubblico italiano e non solo: Albano. Ecco dunque il suo Padre nostro.
Padre di tutti noi,
nei colori dell’arcobaleno,
nel silenzio di un giorno più sereno,
in un cielo di gabbiani,
nelle scie degli aeroplani
io ti cerco fra le stelle e al di là.
Tra le nevi e le foreste di montagna,
tra le strade pulite di campagna,
tra le rose dei giardini,
nei sorrisi dei bambini
io ti cerco nella strada che farò.
Nei vulcani che ardono da sempre,
nel calore di una stretta di mano,
nel tuo sguardo solare,
nella pace che verrà
io ti cerco dove il sole nascerà.
Nei torrenti che danno l’acqua chiara,
nella calma di un lago verso sera,
nella pioggia che scende su di noi
io ti cerco dove l’acqua scorrerà.
Nelle nenie di popoli lontani,
in un coro che offre una preghiera,
sulla fronte e negli occhi
di chi non soffre più
io ti cerco dove un uomo nascerà.
Mi chiedete che ne penso? Una bella poesia che ha poco a che fare col Padre nostro.
Con questo vi benedico.
Don Antonio