Martedì 3 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio


Oggi sono in grado di darvi una buona notizia:
ieri sera (2 gennaio) son venuti a farmi visita, nella mia qualità di prete non proprio in perfetta saluta (suona meglio che dire “malato”: o no?), il nostro Arcivescovo il Card. Gualtiero Bassetti e il suo Vescovo ausiliare Mons. Paolo Giulietti.
La natura della visita era di cortesia, ma fra una cortesia e l’altra è uscita la buona notizia tanto attesa: la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha stanziato una certa somma che dovrebbero consentire alle chiese danneggiate dal recente sisma di essere restaurate entro tempi non proprio biblici.
Sua Eminenza s’è trovato anche d’accordo, approvandola in pieno, con la nostra decisione di celebrare nella casa parrocchiale la Santa Messa, almeno finché durerà questo rigida ondata di alta pressione e di rigide temperature.
Con la notizia dello stanziamento della somma, sarà avviata subito, proprio nei prossimi giorni, un ulteriore sopralluogo allo scopo di presentare entro il mese un progetto di recupero e di restauro.
Noi faremo certamente la nostra parte. Che questo significhi che a Pasqua si possa ritornare in Chiesa, la vedo dura, anzi l’escluderei proprio. Ma sarei tanto felice se la realtà mi smentisse.
Intanto però siamo assicurati che non bisognerà aspettare le calende greche: espressione elegante per dire “mai”. Le calende indicavano nel mondo romano l’inizio del mese, sì che quando si diceva ti pagherò alle calende di aprile, voleva dire ti pagherò all’inizio di aprile. Ma la lingua e il calendario greco non contemplava le calende, e dire “ti pagherò alle calende greche voleva dire “mai”.
Ora tutti i vescovi sanno queste cose: “onde per cui” noi speriamo che saranno puntuali nell’erogare i fondi promessi. Con questo auspicio vi benedico e vi saluto.
Don Antonio