Vorrei tornare sull’idea del “distintivo”………..


Vorrei tornare sull’idea del “distintivo” di cui il grande Romano Guardini ci parlava ieri sera. È un paio d’anni quest’idea mi ronzava in testa. Fateci caso, come i cristiani parlano ammirati di fronte alle scene di fede di altre religioni, (l’islamica per esempio), mettendole a confronto che le nostre miserabili prove di “una fede che non c’è più”. Quella gente ci crede davvero, e non ha timore e non si vergogna di assumere pubblicamente quella strana posizione (strana per noi, santissima per loro) che si prostra a terra, a toccarla con la fronte e con le mani aperte, a significare la totale adorazione della creatura al suo Dio e Creatore. Masse di gente che a volte è di intralcio anche al traffico, intasa i marciapiedi, riempie le piazze. Salvini è invelenito e tanti come lui. E si sentenzia: “barbari sono e rozzi, noi invece no! Noi a Pasqua e a Natale andiamo a far la comunione, ma in tutto il resto dell’anno il nostro Dio, lo cuciniamo in tutte le salse, perché noi siamo tutti Charlie Hebdo, e figli di Voltaire e tutti abbiamo cantato la “Marsigliese”insieme a “Noi vogliam Dio” e veneriamo con lo stesso nome la Vergine Maria e la Veronica Ciccone che della prima ha rapinato il nome: a quella tre avemarie, ma è la seconda che manda tutti in delirio. Così mi sento di dire: “Povero Cristo, povera Chiesa, poveri noi!”. Chi ci potrà mai più prendere sul serio? Con ciò che offre il mercato, andrebbe bene solo all’orco di Pollicino. Ricorderete vero il famosissimo refrain “Ucci ucci! Sento odore di cristianucci”. Si caro orco: oggi cristiani non ce ne sono più, ma cristianucci sapessi! Creperesti dopo tre giorni. Gran Dio abbi pietà di noi! Don Antonio