Vorrei riprendere……….


Vorrei riprendere, anche per quelli che non c’erano, un pensiero della mia breve omelia al funerale di Gelsomina
Il problema: è un guadagno la fede o una perdita? Vive meglio chi crede o chi non crede?
Mi alzo quando voglio la domenica, e faccio quel che voglio, e vado dove voglio senza la seccatura della messa per far contenti i preti.
E poi troppi i “no” che la fede ci impone. Non siamo mica tutti frati e suore! E manco preti!
Fateci caso: la vita di un credente sembra un lager: non si bestemmia, non si può far l’amore con chi ci piace e ogni volta che si vuole e si può, e con chi capita, capita. No uomo con uomo; no donna con donna; no divorziare, no pomiciare, no rimorchiare; niente rubare, niente barare, niente truffare, niente di niente… uffa che noia!
Ma sarà poi davvero legge di Dio? O non sarà piuttosto legge di preti? Perché ’sto Dio chi l’ha visto mai? E Maria Vergine? Sì, campa cavallo!
Cristo risorto dai morti? Ohé, bambino, svegliati siamo già nel 2000! Nel DUEMILA capito? Oggi si crede ad altro: le favole lasciale ai bambini!
Nella mia omelia ho citato un film di Buñuel: La Via Lattea. Un gran bel film, con una scena che vale un catechismo: Gesù ha guarito due ciechi, che continuano felici la loro strada, buttando via i loro bianchi bastoni.
A un certo punto vedono davanti a loro un piccolo fosso. Devono attraversarlo: si fermano, riflettono, hanno paura. Uno finalmente allunga un piede supera il fosso e continua la sua strada. È la fede. L’altro non ha il coraggio di allungare la gamba e di fare il passo, e rimane di là dal fosso. È la mancanza di fede che genera paura. Chi ha fede in Dio, sa a chi si affida
Don Antonio, che vi benedice.