Vi ricordate questo vecchio canto …….


Vi ricordate questo vecchio canto che cantavamo spesso, in passato, in occasioni in cui volevamo sottolineare l’aspirazione alla pace delle giovani e nuove generazioni? Esso diceva così:

Dappertutto nel mondo
scorrono tanti fiumi
fiumi lunghi, profondi, che ci dividono.
Attraverso l’acqua ci guardiamo ma
non ci conosciamo, il nostro sguardo
porta solo diffidenza.
Perché non costruiamo i ponti
sopra i fiumi? (due volte)
perché non costruiamo i ponti
così ci incontriamo?
Perché non costruiamo i ponti?
Fiumi fanno barriere… ecc.

Lo ha ripetuto anche il papa ieri a Cracovia, forse proprio davanti al placido, maestoso scorrere della Vistola, così bella in quel punto del suo corso verso il mare.
È proprio in quel punto, che nutrii una volta l’idea di scrivere qualcosa sul significato d’un grande corso d’acqua che divide e dà vita se vissuto e rispettato come un dono di Dio, o divide e provoca morte se si pretende di dominarlo e servirsene solo per i propri scopi.
Un doloroso esempio di questo è il Giordano, il fiume per noi sacro per eccellenza, ormai ridotto a un misero corso d’acqua che non riesce neanche a nutrire più il Mar Morto, tanto che di questi ormai ce ne sono due, e qualcuno dice già che presto saranno tre. Un fiume quasi senza ponti che solo divide che non unisce affatto: simbolo di due popoli che non vogliono pace e che nell’odio trovano la loro sola ragione di vita. Povero Giordano, povera nostra fede, poveri noi!
Buon Dio, mettici tu la tua santa mano e benedici anche noi.
Don Antonio