Stanotte m’è tornato in mente un nome…………….


Stanotte m’è tornato in mente un nome che in gioventù avevo amato molto, poi per mia massima colpa, me ne ero quasi dimenticato.
Si tratta di Eva Lavallière (1886-1929). una subrette, cantante, e regina del varietà parigino, per la quale i ricchi clienti di quei luoghi d’ozio e di vizio avrebbero speso fortune per poterla avere una notte, o anche solo qualche ora con loro. Una “cocotte”? Anche, un artista cocotte. Non era la prima non sarebbe stata l’ultima. Anzi diciamolo pure: il mondo ne è sempre stato e ne sarà sempre pieno.
Aveva avuto una fanciullezza difficile, ma la sua volontà di vivere, la sua voce, la sua bellezza, le sue doti di imitatrice e le sue qualità di attrice e di danza, ne fecero una regina delle notti parigine. Perché è proprio di notte che si sveglia quel mondo lì.
Ma mentre il mondo l’idolatrava, lei cominciò a sentire nausea di quella vita, che le parve del tutto buttata via. Finì col darsi all’alcol e al tabacco; contesissima come “cocotte” divenne infine ragazza madre.
Poi cominciò a provare nausea di quella vita, e si rifugiò nella magia e nello spiritismo. Lasciò i teatri e i varietà, e si dette alla preghiera e alla mortificazione. A chi l’invitava a ritornare sulle scene, lei rispondeva: “voi non sapete come sono felice ora”. Andò per diciannove mesi a Lourdes sottoponendosi ogni giorno, anche d’inverno, ai bagni in quell’acqua gelida. Poi , affidato il figlio ad alcuni parenti, si ritirò in un convento del Carmelo.
Non bastandole neppure questo, chiese di andare in Tunisia ad assistere i lebbrosi.
Mori in Tunisia, tra i suoi lebbrosi, avendo perso tutti i denti e ormai cieca. Papa Giovanni Paolo II la proclamò “serva di Dio”, che è il primo passo verso la proclamazione di santità.
Che preghi ora per noi, e ci benedica.
Don Antonio