Questo è il mio regalo per tutte le mamme…..


Questo è il mio regalo per tutte le mamme che mi leggono e a alle quali ieri non ho potuto porgere i miei auguri, a causa di una giornata molto piena e faticosa.
Si tratta di una breve poesia del grande poeta Giuseppe Ungaretti, dedicata alla Madre, già morta, alla quale il poeta chiede di stargli vicino quando sarà il suo momento e il Signore lo chiamerà a sé.
 
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
 
Poche poesie, fra le poesie moderne, possono competere con questa, quanto a forza d’ispirazione e intima commozione.
La vecchia Madre, già salva presso Dio, si fa incontro al figlio che viene, anche lui, a chiedere perdono dei propri peccati, nella speranza che anche questa volta Dio vorrà esaudirla. Le braccia (“vecchie” sottolinea il Poeta) della madre si tenderanno verso Colui che a lei ha già usato misericordia, per chiederne altrettanta per il figlio. La Madre gli aveva già preso la mano nel punto di morire, e insieme, la mano della Madre e quella del figlio, si tendono ora verso Dio per invocare salvezza.
Si noti bene però; fin qui la Madre, pur stringendo la mano del figlio nella sua, non lo ha ancora cercato con gli occhi… finora!… Prima la Madre vuol esserne certa: e solo allora potrà guardarlo. La lunga attesa sarà finita. Nulla potrà più separarli.
Care Mamme, stasera beneditemi voi: la mia Mamma ve ne sarà grata da lassù! Don Antonio