Quando si parla di Santi……


Quando si parla di Santi tutti pensano che si parla di una specie umana eccentrica e tuttavia omogenea, piuttosto desueta e molto noiosa, tutti chiesa e ufficio, penitenza e mortificazione, tristezza e silenzio. Niente di più sbagliato. Vi pareva questo il Giovanni Paolo II che si fa costruire una piscina olimpica nel complesso di Castelgandolfo, per poter assecondare la sua passione per il nuoto? Che va ogni anno (o quasi) in una località di montagna per poter liberamente sciare, altra sua grande passione?
O per cambiare tipo: l’assai meno “mondano Paolo VI che si fa costruire un giardino pensile sopra il palazzo apostolico, sopra Piazza San Pietro, per poter prendere aria e luce senza scendere ai giardini vaticani, sì belli e curati e tanto cari a Pio XII?
Anzi a noi tutti questi parrebbero quasi peccati di spreco, non certo amore per la povertà evangelica. Né io ho intenzione di schierarmi pro o contro nessuno. Penso solo che papa Francesco era lontano anni luce.
Oggi invece la Chiesa fa memoria di sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787), un aristocratico napoletano, grande avvocato, che lasciò l’avvocatura per non dover più mentire nei processi; si fece prete, diventò vescovo di sant’Agata dei Goti, fu grande teologo moralista, fondatore dell’ordine dei redentoristi autore di opere che ancora vengono ristampate.
Gentile poeta, certe sue melodie sono ancora sulla bocca di tutti (una per tutte: “Quanno nascette ninno”, da cui deriva “Tu scendi dalle stelle”).
Il Signore gli ha risparmiato di vedere gli orrori della Rivoluzione francese, incominciata due anni dopo la sua morte. Un santo così lo vorremmo tutti conoscere. Che Dio ce ne conceda almeno uno.
Don Antonio