Mercoledì 21 Dicembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Rieccoci dunque a parlare dell’ormai imminente Natale.
Nel pomeriggio ho fatto gli ultimi ritocchi ai miei presepi che ormai son pronti ad accogliere i volenterosi (certo non moltissimi) che stasera si ritroveranno a casa mia per iniziare il triduo che sostituirà la tradizionale novena.
Ci sentiremo un po’ sfollati, fuori della nostra bella chiesa che ha scandito i giorni più belli e quelli più tristi della vita di tanti fra noi.
Sentiremo la mancanza di chi non c’è più, ma forse riusciremo ad avvertire la consolazione di saperli con noi: che la loro non è un assenza, ma solo un esserci in maniera diversa. E forse basterà chiudere gli occhi per rivederli tutti con noi, non più nella carne ma nello spirito, e sapremo che essi vivono ancora con noi e fra noi, di noi si prendono cura, con noi e per noi pregano, anticipando nel mistero l’incontro eterno nella sola luce che non ha tramonto.
Immagineremo d’essere anche noi in cammino verso Betlemme con Maria e Giuseppe, ma faremo in modo che la nostra parte non sia quella dell’asinello, ma ci faremo compagni degli Angeli che vegliavano sul loro cammino, e intanto si preparavano a cantare il giocondo inno del «Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che egli ama».
Saremo pochi? È probabile. Forse pochissimi. Ma porteremo con noi la consapevolezza d’essere ciò che rimane della Casalina cristiana che abbiamo tutti conosciuto e vissuto e amato. il “resto” di quella Casalina cristiana che vuole lavorare alla propria rinascita.
È questo il tempo propizio: e noi questo vogliamo.
E con la benedizione di Dio l’otterremo.
Don Antonio