Martedì 25 Ottobre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Si avvicinano grandi appuntamenti per la nostra comune convivenza. È appena passata la sagra del cioccolato umbro e non solo, con le orme dei ghiottoni pronte a riversarsi nelle strade del nostro capoluogo di regione e di provincia, provenienti da tutta Italia, attratti, tutti, dalla bontà di questo cibo da re e per nobili, i quali se lo riservavano negandolo ai comuni mortali, perché anche gli Dei, sull’Olimpo, s’erano riservato il nettare come bevanda esclusiva degli Dei, che guai a chi osava trasgredire la legge. Troppo plebee le altre bocche: ci mancherebbe volessero assaggiarlo anche loro, gente qualunque da quattro soldi: questo è un cibo per soli dei e per i loro favoriti, i nobili e i potenti del mondo.
Passata ora la grande kermesse, altre due ce ne spettano a scadenza ravvicinata, incalzante: la festa di Halloween, la festa degli zombi, dei mostri orridi ma bonari, dello scherzetto o dolcetto, che tanto piace ai bambini, molto meno a me.
E poi la festa dei Santi e la commemorazione di tutti i morti, che vanno sempre insieme, perché tutti i Santi son morti, e di vivo non ce n’è nessuno che sia stato già dichiarato Santo.
Su questa festa che riporta tutti al loro luogo di nascita, dove riposano i morti che furon loro cari: genitori, coniugi, figli, amici…: no davvero rinunciare al cimitero in quei due giorni non si può, per ognuno che non sia un ingrato, un senza cuore.
Finito il cimitero dove si piange, c’è per fortuna la fiera dei morti, dove si mangia e si beve, si spende e ci si incontra e qualcosa si compra sempre, e incontri gente che non ci pensi neppure, che già pensavi morta. Appuntamento imperdibile a Perugia, al Pian di Massiano. Per tutti, ma non per me, che non ci vado mai. Orso che sono!
Un orso pero che non graffia e che non morde mai e che vi da la buonanotte e la sua benedizione, e vi augura “divertitevi” tanto… un po’ anche per me.
Don Antonio