Ci sono giorni in cui tutto ti sorride, altri in cui tutto va storto. Il sole che ieri splendeva alto e trionfante sul mezzogiorno, oggi non lo vedi neanche col telescopio.
Te ne chiedi la ragione, e non la sai trovare.
Lo domandi alla tua coscienza, ma neppure la sua voce basta a convincerti.
E non ti par giusto e protesti e ti domandi perché. Te lo chiedi, ma non sai risponderti.
Lo chiedi anche all’UNICO che potrebbe appagarti, ma anche LUI fa silenzio: forse non ti ascolta, o forse preferisce tenere la bocca cucita. O forse vuol lanciarti una sfida: vediamo se sai cavartela da solo. Fa conto che io dorma! Sono sempre giorni tristi, quelli del silenzio di Dio…e tu non sai cosa fare, né a chi rivolgerti, né chi invocare.
È questo il momento di rientrare in te stesso, di scrutarti a fondo, senza pietà. Dove avrò sbagliato? A me non pareva proprio, eppure…
Bene è proprio questo il momento di non avere compassione di te. E nella ricerca del tuo errore non fermarti all’oggi e neppure allo ieri: forse il tuo errore è più lontano nel tempo, forse il tuo peccato è invecchiato con te e in te. Errori di una vita che solo una vita intera può riscattare.
Ma poi mai disperare: questo è anche il momento di guardarti attorno se tante volte un angelo, magari “vestito da passante”, ti passasse accanto. Non aspettartelo con le ali: quelli non volano più sulla terra. Gli Angeli oggi camminano su due piedi, curano i malati con le loro mani, confortano il dolore con un sorriso o un bacio.
Se ti passa vicino, non te lo far sfuggire: forse è DIO stesso che ti passa accanto. Chiamalo! Ti risponderà. E il tuo cielo tornerà sereno.
Questo vi auguro a tutti stasera. E lo chiedo anche per me.
Don Antonio