“All’ombra dei cipressi e……


“All’ombra dei cipressi e dentro l’urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?”.
Sono certamente pochi quelli che hanno frequentato le scuole superiori, specialmente il liceo classico, e che non sanno a memoria questi celeberrimi versi che aprono il poemetto di Ugo Foscolo “I sepolcri” .
Il Foscolo non era un uomo religioso, ma nutriva un vero culto per i morti. Il suo poemetto lo scrisse in polemica con un decreto di Napoleone che vietava la presenza di cimiteri all’interno o in vicinanza di centri abitati. Con i versi citati, egli vuol dire, che se anche i sepolcri non servono ai morti, perché i morti son morti, essi però servono ai vivi che, proprio grazie a quelle pietre che conservano un nome e contengono i loro resti mortali, i vivi possono continuare a sentirseli vicini, come vivi accanto a sé.
«Celeste è questa
corrispondenza d’amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l’amico estinto
e l’estinto con noi…» (ivi).
Perché questo discorso? Perché voglio porre a chi è di Casalina una domanda: quanti cimiteri conoscete esserci a Casalina. Uno, risponderanno i più. Acqua.
Due correggerà qualcun altro. Acquetta.
E quanti allora? Tre! Almeno tre, che io, che non sono di Casalina, conosco.
Uno, l’ultimo, quello che tutti oggi conoscono, è quello in società con Ripabianca, a metà costa.
L’altro, forse il secondo, a San Gualtiero, dove forse fu portato proprio (ancora forse) a causa del citato decreto di Napoleone. Vi si son trovati molti resti di ossa umane, quando si dovette scavare a fondo in occasione dello svincolo della superstrada e dello spostamento dell’edicola di San Gualtiero. L’impresa la voleva smontare e ricostruire dove è ora. Io mi opposi, e la fece segare, imbracare e trasferire con una piccola gru, sul luogo dove sorge ora.
Forse il più antico, è sotto la chiesina di Sant’Antonio dove si son trovati una notevole quantità di ossa umane, quando vi si fece un vespaio per isolare i muri dall’umidità.
Chiudo con una domanda: e se ci dessimo tutti da fare per riportare anche questi due siti al loro ruolo di testimoni e custodi delle nostre memorie?
Ne riparleremo: intanto Dio ci benedica tutti.
Don Antonio