Stasera spero di potervi far fare un sorriso, e intanto di ricordarvi qualcosa che potrà esservi utile nella vita. Si tratta di una bella favola che ha per sfondo la notte di Natale.
Vi si racconta di due angeli, che il Signore aveva mandato sulla terra proteggere le sue creature, ma con l’ordine d’andare a Betlemme, perché là stava per succedere qualcosa di grande. Ma Betlemme era lontana almeno due giorni di cammino ed essi non avevano ancora le ali, ma le avrebbero guadagnate facendo opere buone sulla terra).
Dopo il primo giorno giunsero nelle vicinanze di una casa del tutto isolata. Stanchi morti, gli angeli chiesero ai due anziani coniugi che vi abitavano da soli, di poter riposare qualche ora nel fienile.
I due li accontentarono. Ricoperti di fieno (era inverno) dormirono fino all’alba. Si prepararono per partire, ma trovarono i due vecchietti che piangevano accorati. Quella notte era morta loro la mucca, l’unica loro risorsa per vivere. I due angeli, consolatili un poco, ripresero il loro cammino.
Il più giovane degli angeli disse al suo superiore: “Potevi mica aiutarli? Erano stati così buoni con noi!”.
L’angelo maggiore rispose: “tu dormivi e io non ho voluto svegliarti, ma a mezzanotte è passato l’angelo della morte a prendersi e a portar via la donna. Io l’ho costretto ad accontentarsi della mucca. L’angelo più giovane riconobbe il suo torto e chiese scusa al suo superiore. Il quale lo consolò dicendo: “Non sempre tutto il male viene per nuocere. Fidati sempre di Dio”.
Giunti la sera dopo a Betlemme, trovarono Gesù Maria e il Bambino nella stalla e lo adorarono. In quello stesso momento spuntarono le ali sulle loro spalle e a volo presero parte al coro angelico che cantava: “Gloria a Dio nei cieli e pace in terra agli uomini”.
Con questo vi benedico e vi dò la buona notte.
Don Antonio
P.S. La favola non è mia. Mio è solo il finale con le ali.
Venerdì 23 Dicembre 2016 – La buonanotte di don Antonio
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