Lunedì 21 Novembre 2016 – La buonanotte di don Antonio

Oggi la Chiesa celebra il ricordo di un fatto della vita di Maria Vergine che non ci è pervenuto attraverso i quattro Vangeli canonici (cioè riconosciuti autentici dalla Chiesa).
Sto parlando della festa della Presentazione di Maria bambina al tempio.
Il racconto ci è stato trasmesso dal Protoevangelo di Matteo e molti di noi hanno negli occhi le splendide tavole di Giotto, Paolo Uccello, Carpaccio, Cima di Conegliano, Ghirlandaio, Tiziano, Tintoretto. Essi raccontano come la piccola Maria, all’età di soli 3 anni, sia stata presentata al Tempio, dove sarebbe rimasta fino all’apparire dei primi segni della pubertà, quando dovette necessariamente tornare in famiglia, dove da lì a poco, sarebbe stata data in sposa a chi l’avesse richiesta o a chi fosse stata promessa dai genitori (così andavano le cose, allora).
Ai nostri tempi, a questa storia ha dedicato una struggente e dissacrante ballata Fabrizio de André, offrendone una lettura e una visione diametralmente opposte a tutte le precedenti.
Sul tema mi fermerò tre sere: oggi ho già fatto la mia parte; domani vi mostrerò alcune delle più belle pitture sul tema e dopodomani vi dirò qualcosa sulle parole e sulla musica di Fabrizio de André. Cosa ne penso io, lo capirete da ciò che vi andrò via via dicendo qua e là.
E con la ma buonanotte giunga a voi tutti la benedizione di Maria.

Don Antonio


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