Martedì 8 Novembre 2016 – La buonanotte di don Antonio

Siamo ormai agli sgoccioli del secondo conto alla rovescia:
dopo quello per il pellegrinaggio a Roma, ora incombe quello della chiusura della Porta Santa del nostro Santuario, che avrà luogo venerdì prossimo, alle ore 18, in forma certo meno solenne e frequentata dell’apertura della stessa.
Poi la domenica 20 novembre, festa di Cristo Re e Signore dell’Universo, la chiusura della Porta Santa di San Pietro in Roma, che chiuderà definitivamente il tutto, fino al prossimo Anno Santo che, stando alla regola, dovrebbe riaprire già nel 2025, ma in queste condizioni va a sapere quando sarà.
Ma tornando a noi, il nostro Anno Santo l’abbiamo già tutto vissuto con il nostro pellegrinaggio a Roma e dopo i ca. 305 pellegrinaggi quotidiani su quello che rimarrà come “il Cammino dei Piccoli Pellegrini di Casalina”. Questo vorrei che dicesse, a memoria per chi verrà dopo di noi, una iscrizione all’inizio della seconda parte del percorso, sul muraglione che sostiene la superstrada. Mi piacerebbe inaugurarla e benedirla quanto prima.
Per la chiusura poi della nostra Porta Santa io vorrei che, tempo permettendo (ma non lo promette), tutti si riunissero nel piazzale che conduce al Santuario, e lì, dopo aver rinnovato il nostro dolore per i peccati commessi, entreremo in chiesa per la Porta Santa, celebreremo la Messa, ripeteremo la nostra richiesta di perdono, formuleremo il nostro proposito di rinnovamento di vita, pregheremo per le intenzioni del Santo Padre, e infine impartiremo l’indulgenza plenaria.
Qui davvero tutti i giochi saranno stati giocati, e noi torneremo sereni alle nostre case, sapendo d’aver compiuto un mandato e d’aver ricevuto un preziosissimo dono.
Poi per subito dopo, a conclusione di tutto, mi frulla ora in testa un’idea, che è prematuro parlarne. Mi rileggerete, per questo domani sera.
E per ora vi benedico tutti e buonanotte.
Don Antonio


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