Goro e Gorino, mi fanno un po’ schifino.
Ancor di più me lo fanno da quando ho saputo che li ha non solo difesi, ma elogiati il Matteo Salvini, anzi li ha chiamati i nuovi eroi dell’identità nazionale e dell’italianità del Nord.
Provincia di Ferrara: peccato. Una città fra le più belle, nobili, preziose d’Italia, sporcata così da poche centinaia di razzisti che hanno respinto dodici donne, di cui una incinta, e otto bambini, tutti profughi: la condanna della meschinità di quella gente che ha avuto il cuore di mandarli indietro, è stata bollata senza mezzi termini da tutti quelli che hanno ancora sentimenti umani, miracolosamente scampati ai rutti di inciviltà dei gorinesi.
Il presidente del Consiglio, ha dichiarato che “gli italiani che lui conosce si sarebbero fatti in quattro per accoglierli al meglio”. Beh, sarà bene che Renzi sappia che in Italia ci non anche di questi tipastri.
Il vicario generale di Ferrara ha dichiarato che “la diocesi di Ferrara-Comacchio, è vicina alle donne e ai bambini, che hanno vissuto sul quel territorio una notte così difficile e ostile che ripugna alla coscienza cristiana”. Don Armando Zappolini, coordinatore nazionale delle comunità di accoglienza ha detto: “I respingimenti di Gorino e Goro, lasciano esterrefatti”. Buon ultimo s’è mosso anche il sindaco di Goro, dicendo che non saranno più tollerati fatti come questo appena successo. E no!, caro Sindaco, intanto i buoi sono scappati e han dovuto cercare altri posti più ospitali dei vostri e a voi resta la vergogna. Anche la parola si è rifatto sentire. Aveva già detto, giorni fa che chi rifiuta i migranti, non merita il nome di cristiano e la loro fede è ipocrita.
Mentre sto scrivendo queste note, sento la mia casa tremare come la sentii nel ’97, la tremenda scossa che fece crollare parte della volta della basilica superiore di San Francesco ad Assisi. Non mi sono mosso, sono rimasto seduto, ma ho smesso di scrivere per guardare ciò che accadeva intorno a me. Stasera lasciatemi mandare la mia benedizione a chi dovesse aver avuto danni da questa scossa.
Signore, non possiamo chiederti di fermare i terremoti. Ma possiamo chiederti di convincere gli uomini che investire in prevenzione è più saggio e più economico che spendere in ricostruzione o in riparazione. E soprattutto si risparmia il legno per tante bare. Ma quando lo capiranno i nostri sapientissimi amministratori? Se mai lo capiranno!
Don Antonio
Mercoledì 26 Ottobre 2016 – Buonanotte di don Antonio
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