Lunedì 3 Ottobre 2016 – La buonanotte di don Antonio

«Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!»
e tu non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza;
ci sono liti e continue contese».
Così il profeta Abacuc, vissuto 6-700 anni prima di Gesù, ci riporta l’ansia e le paure del popolo di Israele di fronte al pericolo d’una invasione da parte delle potentissime armate assire. Il profeta si fa portavoce della disperazione del popolo di fronte a Dio:“fino a quando…?
Dio lo rassicura: interverrò al momento opportuno; e se ti pare che la risposta tardi troppo, aspetta ancora un po’, perché la risposta verrà e non potrà tardare”.
A volte Dio mette alla prova la nostra fede, perché non sempre le nostre preghiere potranno essere esaudite, cosi come noi vorremmo. Un giorno Padre Pio disse a un suo devoto che gli aveva chiesto preghiere per una certa grazia: ho pregato, ma non ho potuto farci niente. In questi casi la fede ci aiuta a dare un senso al nostro soffrire.
E intanto che soffri per l’amarezza della delusione subita, non dimenticare che Dio non si rimangia mai le sue promesse, e le preghiere che non può esaudire come tu vorresti, egli le dirotta verso altre grazie di cui tu, anche senza saperlo, hai o avrai un giorno bisogno.
Intanto tu impegnati a rendere più bello e più bello quel minuscolo spicchio di mondo che ti è stato affidato: portavi gioia, serenità, pace e ne avrai la tua ricompensa. Dio non ti chiederà mai più di quello che tu gli puoi dare e di quello si accontenterà.
Vi benedico. Don Antonio


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