Oggi, la liturgia celebra “i sette dolori” di Maria.
Vi proporrò qui, stasera, la parte finale della lauda “Donna del paradiso”. Di Jacopone da Todi. Il poeta immagina che Maria sia lontano dai luoghi della passione. Essa viene a sapere ciò che accade, da quello che altri vanno a riferirle man mano che accade. Ve la proporrò in italiano di oggi perché l’italiano di otto secoli fa, non molti lo capirebbero.
Maria sa che suo Figlio è già morto.
Maria: “E io inizio il lamento funebre; figlio, mia gioia, figlio, chi ti ha ucciso, figlio mio delicato?
Avrebbero fatto meglio a strapparmi il cuore, visto che è anch’esso in croce, straziato!.
Cristo: Mamma, dove sei venuta? Mi infliggi una ferita mortale (nel vederti), poiché il tuo pianto, mi uccide.
Maria: Figlio, figlio, padre e marito! Figlio, chi ti ha ferito? Figlio, chi ti ha spogliato?
Cristo: Mamma, io voglio che tu rimanga qui, che assisti i miei compagni che ho avuto nel mondo.
Maria: Figlio, non dire questo! Voglio morire con te, non voglio andarmene da qui finché ho ancora voce.
… Potremmo noi due avere un’unica sepoltura, figlio di mamma infelice, trovandoci nella stessa sofferenza, madre e figlio ucciso!
Maria: (vedendo che Gesù è spirato): Figlio, l’anima ti è uscita dal corpo, figlio della smarrita, figlio della disperata, figlio mio ucciso!
Figlio bianco e rosso, figlio senza pari, figlio, a chi mi rivolgo? Mi hai davvero abbandonata!
Figlio bianco e biondo, figlio dal volto giocondo, figlio, perché il mondo ti ha così disprezzato?
Figlio dolce e bello, figlio di donna addolorata, figlio, la gente ti ha trattato in modo crudele.
Giovanni, figlio mio acquisito, tuo fratello è morto. Ora sento il coltello che fu profetizzato.
Che la madre muoia insieme al figlio, afferrati dalla stessa morte, trovandosi abbracciati, madre e figlio entrambi crocifissi!»
La Vergine addolorata vi benedica.
Don Antonio
Giovedì 15 Settembre 2016 – La buonanotte di don Antonio
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