La liturgia di oggi……


La liturgia di oggi, domenica XIX del tempo ordinario dell’anno liturgico, contiene una frase che ha dato a molti santi l’occasione per scegliere di vivere la via della santità.
Quand’ero giovane seminarista un predicatore di esercizi ci raccontò d’un cardinale romano, del 1600, che nella sua vita aveva accumulato molte ricchezze (succedeva spesso all’epoca, quando i cardinali venivano scelti non in base alle loro virtù, ma in base al nome di famiglia, ai vincoli di parentela, e alla loro ambizione.
Questo cardinale viveva in uno splendido palazzo con tanto di gallerie chiuse da vetrate nelle quali aveva raccolto i tesori d’arte che aveva potuto raccogliere. Sculture soprattutto: statue, busti, teste, intere o solo frammenti, purché le sue gallerie ne fossero piene: quelle opere erano il suo tesoro, e lì davvero era tutto il suo cuore.
Ma anche i cardinali prima invecchiano poi muoiono, e il nostro cardinale non face eccezione. Così anche lui cominciò a sentire e a temere il distacco che si stava avvicinando,sicché lo si vedeva spesso passeggiare su e giù per le sue gallerie, guardando, abbracciando, accarezzando quelle opere in marmo, in creta, in bronzo, in legno; e baciava quei piedi, quelle cosce, quei ginocchi, quelle teste mozze che si stringeva con passione al petto e piangeva…piangeva perché fra poco le avrebbe dovute lasciare per sempre.
E ora a noi: chi di noi qualche volta non pensa e non trema all’idea di quel distacco? Ma se il nostro cuore ne soffre vuol dire che non siamo pronti. È tempo di cominciare a staccarci dalle cose fuggevoli per aderire alle cose eterne. Perché Dio ce ne dia la grazia. Che non abbiamo a mostrargli quel giorno tutto quello che abbiamo saputo accumulare, ma piuttosto ciò che abbiamo saputo donare. Perché solo per quello che avrò saputo donare, potrò sentirmi dire “entra nel gaudio del tuo Signore”.
E io vorrei tanto sentirmelo dire!
Che Dio ci benedica tutti.
Don Antonio