Finalmente una bella notizia. I musulmani Francesi hanno chiesto di potersi unire alle preghiere dei cristiani cattolici durante le esequie del prete ucciso a Rouen. Un gesto che ha subito fatto scuola: in Francia in Italia, soprattutto a Roma, altri fratelli islamici si sono uniti ai fratelli cristiani nella preghiera per la pace fra i popoli e soprattutto fra le religioni.
È una smentita netta e inequivocabile per tutti i fondamentalisti islamici, dai quali tanti segnali di paura e di morte vengono quasi quotidianamente lanciati contro i cristiani in Europa come in Africa e in Asia.
Religioni dell’odio e della morte! Già troppo nella storia abbiamo conosciuto gli orrori che ne sono derivati, quasi che Dio riceva gloria dal numero di bare allineate per le esequie, qualunque sia il rito e la fede che le ispira.
Non gli erano bastate le stragi di Parigi, di Bruxelles e di Nizza: la fame di morte e la sete di sangue sono cresciuti a tal punto che ora anche nelle chiese di campagna si va ad ammazzare e a scannare come conigli e oche i fedeli di Cristo: purché si ammazzi e purché il sangue scorra, quasi il loro Dio avesse sete di sangue infedele.
Ora quel gesto dei fratelli musulmani che hanno teso la loro mano verso i fratelli cristiani vittime di quell’infamia, sembra riportare le cose su un piano più accettabile. .
Così in quelle chiese che hanno aderito all’iniziativa, sono risuonate parole arabe e latine, ispirate al Corano e al Vangelo. Sicché stasera il mondo è un po’ più buono e la speranza può rifiorire ancora.
Sicché ora mi frulla per la testa un pensiero: perché non unirci anche noi a quel grande coro e ripetere un gesto che già facemmo, certo fra i primissimi in Italia, di prestare una nostra chiesa ai nostri fratelli islamici per potervi celebrare, di quando in quando, in pace e tranquillità la loro festa di fine Ramadan? Gli fu concesso, e me ne furono grati. Se dunque ieri, perché non oggi? Sarebbe bello.
Ci penseremo. E che Dio ci benedica tutti, islamici e cristiani allo stesso modo.
Don Antonio
Finalmente una bella notizia.
da
Tag: