A volte mi colpisce e mi fa male il vedere come siamo bravi a farci male da soli.
Più ancora mi colpisce il vedere come, in due, questo potere possa crescere e potenziarsi al punto di moltiplicarsi per più volte ancora.
Un gusto fra il sadico e il feroce nel colpirsi a vicenda.
Incominci tu con una paroletta tranquilla, quasi innocua, che però è presa male. La risposta è frizzante, decisa, vuol far male. Deve sapere con chi ha a che fare.
Una parola tira l’altra, ogni volta sempre un po’ più pepata. E sei contento d’aver colto nel segno, quando lo vedi scattare: deve sapere con chi ha a che fare.
“Facciamola finita, suggerisce il più saggio, questo gioco non giova a nessuno.
Sì, ma prima finiscila tu: sei tu che hai cominciato.
Io? Io l’ultima parola non la lascio a nessuno. Mai.
Ma hai cominciato tu!
Perché ne avevo ragione.
Ti dài ragione da solo? A che vale la ragione che ti dai solo?
Vale. Per me almeno, vale!
Falla finita, insomma! Falla finita tu!
Hai cominciato tu! E allora finiscila tu.
Tu hai cominciato e tu finiscila qui.
Io ho le mie buone ragioni se parlo!
E io ho le mie… migliori delle tue…
Non ci pensare neppure che sia io a finirla…”
Quanto può durare un battibecco così?
Dieci minuti e mezz’ora. O anche una notte intera:
uno girato a destra, l’altra a sinistra. Dipende dal buon senso.
Alla fine chi ha vinto? Io so solo chi ha perso:
tutti e due. E di certo la pace in famiglia.
Che Dio ce ne scampi, tutti, sempre.
Con la mia buonanotte e la benedizione di Dio.
Don Antonio