Guardateli bene,…

Guardateli bene, quel volto, quegli occhi, quel dito che scava in quella ferita sul petto, quasi fosse il bisturi d’un vecchio chirurgo, di quelli che dicevano che “il medico pietoso fa la piaga puzzolente”. A me, me l’han detta, questa storia, da quando avevo 4-5 anni, e non hanno più smesso di ripetermela. Poté sembrare sadismo: era solo verità senza sconti né riduzioni. E tutto sul mio petto di bambino.
Ma guardateli bene quegli occhi che scavano; che non sai bene se a scavare sono gli occhi o il dito, e quella bocca che ti annuncia “non aspettarti niente da me: niente pietà, niente misericordia: solo la verità m’interessa… e chi paga, paga! Che se a pagare sarai tu, peggio per te amico mio!
Ecco, ora quegli occhi non mi fanno più rabbia. Quel dito non mi fa più stizza, quegli occhi non mi feriscono più. Anzi, la tua mitezza, la tua pazienza mi spingerebbero ad andare ancor più a fondo, fin dove arriva quel dito, quella rabbia, quel dolore straziante, quel grido di dolore represso: basta!
E allora te lo grido anch’io quel basta, ma non per la tua pace mio Signore, ma per tutti quelli che come Te, come me, hanno avuto a che fare con le forbici e l’ago, col bisturi e il fuoco, con la morte e la vita in lotta continua tra la vita e la morte.
Ora che so che non c’è morte senza vita, né vita senza morte, non ti dimenticare mai di me, dolce Signore! Ora io so in chi ho creduto. Presso di te Signore voglio rimanere finché non ti sentirò promettere, come al ladrone pentito: oggi sarai con me in paradiso. E solo allora sarò veramente felice. Con tutti i tuoi santi, Signore.
Don Antonio, che vi benedice tutti.


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