Il salmone


Io so nuotare, ma non sono un nuotatore. Per un difetto di respirazione, o nuoto sul dorso, o con pinne e boccaglio.
Ma chissà perché tutti mi dicono che nuoto sempre contro corrente. Qualcuno aggiunge che su un mio ipotetico stemma dovrei mettere il salmone: sapete, quel nobilissimo pesce di cui noi cantiamo, a pasqua, che egli torna sempre alle sue sorgenti.
La sua qualità più simpatica è anche la sua nota più tragica: la fedeltà alle sue origini. Eccovi qualche parola sulla sua riproduzione.
Tutti sanno che i salmoni nascono in acqua dolce nei paesi freddi del nord. Da quelle acque pure ma gelide, dopo tre o quattro anni di vita scendono verso il mare e da qui negli oceani, dove raggiungono la maturità sessuale.
Il loro ciclo di riproduzione ha dell’epico: arrivato il loro momento, lasciano i loro mari per risalire ai luoghi dove son nati. Una bussola “incorporata” non li fa mai sbagliare. E si tratta di decine di migliaia di chilometri da ripercorrere.
Risalgono alle sorgenti dove nacquero, compiendo salti incredibili nelle rapide e nelle cascate, da un masso all’altro, fatti preda degli orsi che, li aspettano per rifornirsi di grasso per il letargo invernale. È impressionante vedere questi proiettili volanti,i salmoni, presi al volo dagli orsi e divorati in pochi secondi, pronti per i prossimi.
Molti fra quelli che sfuggono agli orsi, muoiono per sfinitezza, prima d’arrivare alla meta, dove, una volta arrivati cambieranno livrea (rossi i maschi, nere le femmine) e faranno il loro dovere espellendo gli ovuli le prime, e lo sperma i secondi. I “salmonini” che ne verranno, dopo tre o quattro anni, prenderanno anch’essi la via del mare: ritorneranno alle loro sorgenti quando a riprodursi dovranno essere loro.
Ora io domando a tutti voi che mi leggete: mi ci vedete a fare il salmone? A fare quei balzi portentosi nelle rapide di un fiume gelato?
A me i salmoni piacciono assai più vivi che morti:
Sono il simbolo della stessa vita che non si arrende. Puoi distruggermi, ma non mi imporrai mai la tua legge.
Spero tanto che Dio mi mantenga in questo proposito.
Don Antonio