Vi proporrò stasera una pillola di saggezza e un sorso di buon senso che vi aiuti a mandarla giù.
Già perché mica è sempre facile inghiottire saggezza! È assai più facile, sputarla. Son molti quelli che non la sopportano. Che preferiscono il suo contrario: la follia, la stoltezza.
Uffa che noia! E piantala!
Quante volte l’avete inteso dire, o quante volte l’avete detto voi stessi davanti a un consiglio giudizioso che avete dato o che vi è stato elargito, con l’intenzione di aiutarvi a fare qualche cosa di buono, o di sollecitarvi a non fare qualcosa d’imprudente, di avventato, di stupido.
Io sono mio! Gli avete detto.
Io faccio quello che voglio. Gli avete risposto.
Nessuno può darmi ordini! Gli avete gridato.
So sbagliare da solo! punto e a capo!
Oppure: oggi so’ elettrico, chi mi tocca muore!
E a tavola guai chi fiata.
I bambini, falli sta bboni n’po’!
Stasera ci’ho il mal di testa.
Bambini zitti, papà ci’ha i nervi stasera.
E i tuoi figli che c’entrano?
Loro i nervi non ce l’hanno mica!
Loro han solo voglia di giocare con il loro papà.
Ce l’hanno tanto poco in casa con loro,
e quando c’è lui ha la partita,
o il talk show da seguire,
le show girl da ammirare, o lo smart per
“messaggiare”, twittaree tutto il resto che
“lasciami stare che non ci’ho voglia stasera”.
Giocheremo domani. Bonanotte!
Già bonanotte. Domani è un altro giorno.
Identico a oggi.
Buon Dio, pensaci tu!
Don Antonio