Sono stanco di sentir parlare di morte.

Sono stanco di sentir parlare di morte.
Sono stanco di sentir parlare di guerra.
Sono stanco di sentir parlare di profughi.
Sono stanco di sentir parlare di nàufraghi.
Sono stanco di sentir parlare di naufràgi.
Sono stanco di sentir parlare di muri.
Sono stanco di sentir parlare di Schengen.
Sono stanco di sentir parlare di Bruxelles.
Sono stanco di sentir parlare di annegati in fuga.
Sono stanco di sentir parlare di Renzi che parla.
E del gentiluomo Mattarella che pigola.
E di Salvini che straparla.
E di Bassolino che perde nella sua Napoli.
E di Grillo non più parlante, tornato a fare
solo il commediante, che non ha mai
smesso di fare.
E del Berlusca che cambia fidanzate
come fossero fazzolettini di carta in foglia d’oro
Ora vorrei sentir parlare solo di cose grandi,
belle, che donano speranza.
Di strade che non franano tre mesi dopo
Il collaudo.
Di ponti che non crollano appena piove sopra.
Di torrenti che l’acqua la portan fino al mare
senza annegarci prima strade, uomini e città.
Di famiglie che non si squaglino come neve
al sole, alla prima difficoltà che incontrano.
E che i magnati si chiamassero così
non certo perché pensano solo a magnà,
ma perché grandi son le loro virtù
di cuore di mente, di genio, e di sapienza
(grande in latino è magnus).
Chiedo troppo? No, chiedo solo il giusto.
Appunto: conoscete voi qualcosa
di più sovversivo, pericoloso rivoluzionario della giustizia? Chiedere a Gesù per credere. I fabbricanti di croci sono sempre all’opera perché non manchino mai croci ai boia del momento.
E buona notte a chi potrà dormire.
Don Antonio

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