Stasera vorrei parlarvi di un concetto che tutti conoscono, ma che solo pochi sanno davvero dire cosa sia. I più direbbero: l’inclinazione, la volontà di farsi prete, suora frate.
Acqua! Non ci siamo, neanche un po’!
Vocazione è una chiamata che attende una risposta. Gesù chiama dei giovani pescatori. Essi lasciano tutto e vanno con lui. Cosi la chiamata del giovane Antonio di Alessandria d’Egitto, vende tutto e si rifugia nel deserto a fare l’eremita: diventerà sant’Antonio Abate. Alla stessa chiamata, un giovane ricco, nel Vangelo, risponderà girandosi e andando via.
Ma stasera vi parlerò di Geremia, uno dei più grandi e contrastati profeti d’Israele. Leggete con attenzione.
Un giorno Dio gli dice: “ti ho conosciuto e ti ho scelto prima ancora che tu nascessi e ti ho voluto come mio profeta”.Geremia, nicchia: “Sono giovane e non so parlare”. Dio insiste: “Tu andrai. Ti dirò io ciò che devi dire. Geremia deve cedere e farà il profeta. Ma dovendo sempre annunciare sciagure, fu odiato e perseguitato, finché, stanco di questa vita, esce nella sua ineguagliata invettiva.
«Tu Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me. Quando parlo, devo gridare,devo proclamare: «Violenza! Oppressione! Così la parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.Mi dicevo: «Non penserò più a lui,non parlerò più in suo nome!».Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo» .
Nessuno può chiudere la bocca a un profeta: solo se gli tagli la testa come a Giovanni Battista, o se lo metti in croce come fece Pilato con Gesù.
Profeti di tutto il mondo: siete avvisati!
Don Antonio che vi benedice tutti!
Stasera vorrei parlarvi……
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