Lorelei: una struggente leggenda legata al Reno, il grande Fiume sulle solenni acque del quale molta poesia e molta storia fu scritta.
Una di queste è il mito d’una bellissima Ondina, semi divinità dell’acqua che la leggenda rappresenta come una donna voluttuosamente seduta sullo scoglio sporgente d’una parete di pietra quasi a piombo sull’acqua, dove il Fiume disegna una doppia curva (sinis-des) e l’acqua si produce in correnti pericolose e vortici insidiosi.
Lorelei ha una voce bellissima, ammaliante, irresistibile, quasi una aggiornata versione del mito delle sirene: chi la vede e la sente cantare se ne sente irresistibilmente attratto. Incurante del pericolo vuole avvicinarsi a lei, toccarla, forse baciarla, magari possederla. Folle di desiderio, il barcaiolo volge la prua verso lo scoglio, dove, la fatale Ondina, sempre cantando, continua ad accarezzare i suoi capelli d’oro con un pettine, questo davvero di purissimo oro.
Il barcaiolo tende la mano a sfiorare la celestiale visione che sembra invitarlo, ma prima che la mano la sfiori, un gorgo traditore inghiotte barca e barcaiolo. Intanto, la bellissima Ondina continua il suo canto di trionfo e di morte.
Questo il mito romantico. Ma ogni mito è un prototipo. Poi ci sono le copie, che non valgono l’originale.
Dio non voglia che qualcuna di quelle brutte copie siamo proprio noi che ci siam lasciati sedurre da qualcosa che ha fatto di noi qualcosa di peggio di ciò che noi eravamo.
Se da questo pericolo ti sei salvato, danne lode a Dio. Se ti ci sei perduto, chiediGli perdono.
Buonanotte! A tutti. Don Antonio
Lorelei: una struggente leggenda
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