Il Buon Anno di don Antonio
Buon anno a tutti voi che mi seguite in queste poche righe di leggera riflessione serale.
Ora leggete questa: m’è tornata in mente oggi, quando finito il nostro pellegrinaggio verso il Santuario, facendo un giretto sotto la grande quercia, ho visto tutto il prato privo dei suoi fiorellini che lo fanno sì bello in primavera! «Se tutti i fiori piccini volessero essere rose, la natura perderebbe la sua veste di primavera, i campi non sarebbero più smaltati di infiorescenze. Così è nel mondo delle anime, che è il giardino di Gesù. Dio ha voluto creare i grandi Santi, che possono essere paragonati ai gigli e alle rose; ma ne ha creati anche di più piccoli, e questi si debbono contentare d’essere margherite o violette, destinate a rallegrar lo sguardo del Signore quand’egli si degna d’abbassarlo». Margherite e violette: proprio quelle che mancavano oggi all’appello.
Poi ho fatto un conto, facile, facile: 76 ÷ 24. Teresa è morta a 24 anni. Io ne ho già 76. Ho vissuto tre volte più di Lei. Lei però è Santa Teresa di Gesù Bambino e io, con i miei 76, sono solo don Antonio.
Non mi resta che sperare che Dio, malgrado quello che molti dicono di Lui, sia davvero più misericordioso che giusto. Se no povero me!
Ma per fortuna io credo che sia proprio così. Questo mi basta!
E ora la mia prima benedizione “targata” 2016 (Spero non vi sembri irriverente). Don Antonio