Achtung! Pericolo di contagio!!!


Chi l’avrebbe mai detto che la franceschite è una malattia contagiosa? E delle più gravi, si direbbe, se non solo può attaccare i poveretti e i devoti, ma neppure i ricchi e i potenti ne sono immuni sì che nessuno si sente più al sicuro.
Guardate che fine ha fatto piazza San Pietro, da 23 mesi a questa parte, sempre gremita il mercoledì, per l’udienza e la boccata d’aria in papamobile – bambini che vanno e vengono dalle mani dei genitori a quelle del papa e da queste a quelle, in un volteggiare di mantelline bianche, di zucchetti che volano, di gente che si commuove, piange, ride, applaude, scatta foto, agita fazzoletti: “Proprio il papa che ci voleva, dopo tante tristezze!
E poi guardatela anche di domenica quella piazza, affollatissima anche adesso che è un freddo cane, ma vedrai d’estate, quando la piazza tornerà a riempirsi anche senza le sedie che di posto ne prendono sempre tanto.
Poi vacci nei giorni di lavoro: bagni per chi il bagno non lo può fare a casa perché non cià né la casa, né il bagno per poterlo fare; e adesso perfino il barbiere, e domani ancora chissà… ché lui non è mai contento di quello che dà, gli pare sempre poco, che ci vorrebbe stare lui in mezzo a loro, e invece è costretto a mandarci questo o quel monsignore che dica a tutti che li manda il papa.
Così il colonnato è tornato a vivere, a non far solo bella mostra da sé, con tutte quelle colonne che se ti metti nel punto giusto, loro son quattro file e tu ne vedi una sola che oggi neanche coi computer lo saprebbero fare! Il fatto è che loro ciavevano il Bernini, noi ciavemo solo la Bernini… E adesso è ritornato ai poveri! Poveri veri, mica con le mutande verdi di Calderoli!
Sapevamo tutto dell’entusiasmo popolare per Bergoglio, ma oggi c’è ancora qualcosa di nuovo e di più. C’è il nuovo presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella di cui tutti sapevano l’integrità morale e il rigore istituzionale, e che oggi promette di stupirci anche lui: Pare infatti che voglia imitare papa Francesco in uno dei suoi gesti più rivoluzionari: Lui lasciò il solenne palazzo papale per stabilirsi come ospite a Santa Marta, l’edificio che accoglie i cardinali per il conclave. Ebbene lui ha posto la sua residenza abituale in un quasi “albergo”.
Qualcosa del genere sembra vorrebbe fare il nuovo Presidente della Repubblica. Si è parlato tanto dei costi del Quirinale che al Nuovo Presidente devono essere rimbombati gli orecchi: così avrebbe deciso di restituire agli italiani il palazzo presidenziale (già palazzo papale e regale) incamerato dal neonato Stato Italiano dopo la presa di Porta Pia. Folgorato sulla via di santa Marta, il Presidente Mattarella intenderebbe riservarsi un piccolo appartamento in una zona periferica del palazzo. Francamente 1200 stanze con chi lo riempi? Meglio farne un museo: almeno si ripagherà almeno in parte le spese.
Se questo non è un colpo grosso! Pensate solo se un’idea come questa l’avesse avuta Luigi XV: lui sarebbe morto a suo tempo con la testa ancora sulle spalle e attaccata al collo del naturale e legittimo proprietario, e così pure la sua augusta consorte, Maria Antonietta, e sai quanti in meno sarebbero saliti sulla ghigliottina, che forse non l’avrebbero neppure inventata!
E anche oggi chissà che i due gesti, assieme, non ci risparmino domani tanti dispiaceri di cui non sentiamo proprio il bisogno?

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