“Ora dunque, o Dio…

“Ora dunque, o Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni il patto e agisci con misericordia, non ti sembrino poca cosa tutte queste afflizioni che sono piombate addosso a noi, ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri sacerdoti, ai nostri profeti, ai nostri padri, a tutto il tuo popolo, dal tempo dei re d’Assiria fino a oggi” (Neemia 9:32).

Parole queste scritte da Neemia, profeta in Israele, circa 25 secoli fa, deportato col suo popolo, Israele, in Assiria, terra vicina a quella che oggi è la terra dell’Isis e come l’Isis feroce.
Bisognava ricostruire Gerusalemme, le sue mura, il Tempio.
Tutto parlava di lutto e distruzione:
solo il cuore era aperto alla speranza.
Ora rileggete le prime righe.
Vi troverete come d’incanto a Parigi.
E capirete quanto furono profetiche quelle poche parole: “fino a noi”!
Dio ci benedica tutti, ché ne abbiamo tutti bisogno. Tutti!
Don Antonio.


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