Li ho rivisti tutti, li ho sentiti tutti, lassù
sul piccolo poggio del mio paese,
nel cimitero della mia parrocchia a metà costa della collina che ci sovrasta.
Sono sembrati felici di vedermi…
“Ti aspettavamo… raccontaci qualcosa di ciò che accade tra i vivi…
Noi, quel poco che sappiamo, ce lo racconta il vento che lo viene a sapere entrando in casa vostra dalle finestre e dalle porte aperte sulla strada…
o anche dalla strada, proprio, dove non sai quante cose esso viene a sapere passando fra chi passa le ore a chiacchierare…
Quassù invece, tutto è silenzio. Dicci magari l’ultima…
Risposi: “Una notizia triste e bella vi do: triste per noi, bella per voi.
Da domani avrete una compagna in più… Maria…
L’affideremo a voi: fatele buona compagnia, specie all’inizio”.
“Non dubitare”, m’hanno risposto in coro; “Le faremo festa, Le metteremo in capo una corona e sarà nostra Regina
finché non venga la prossima. Allora la corona cambierà di testa perché frattanto sulla sua sarà spuntata un’aureola, E noi, vedendola, sapremo che Maria ora è felice di trovarsi fra noi”.
“Dio ti benedica Maria… Possa Tu non rimpiangere quello che hai lasciato.