Signore, Dio della mia salvezza

«Signore, Dio della mia salvezza,

davanti a te grido giorno e notte.

Giunga fino a te la mia preghiera,

tendi l’orecchio alla mia supplica.

Io sono sazio di sventure,

la mia vita è sull’orlo degli inferi.

Sono annoverato fra quelli

che scendono nella fossa, sono

come un uomo ormai senza forze»(Sal 88 2-5).

 

Signore, stasera ho freddo il corpo e,

quel ch’è peggio, anche il cuore.

Ho dei fratelli malati. Alcuni in ospedale.

Altri sono a casa loro. Ma tutti soffrono. Tutti!

Non senti il loro grido, lo stesso del profeta?

« Io sono sazio di sventure!

Ne ho colmo il cuore; e il corpo lo vedo quasi nel sepolcro.

Stasera la mia preghiera e la benedizione siano tutte per loro.

E rubandoti la parola ti dico: Non li abbandonare, Signore! Manda a loro l’Arcangelo Rafaele, “medicina di Dio”. Che li riporti a casa, tutti. E sarà grande festa!                                   Don Antonio


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