Giovedì 9 Febbraio 2017 -La seconda malanotte di Don Antonio


Ieri dopo la notizia del bambino di due anni ucciso a percosse dai suoi stessi genitori, vi annunciavo una seconda malanotte (di riflesione. Lo farò; controvoglia, ma lo farò.
Ma non parlerò dello stesso fatto. Ma di nuove paure che si affacciano alla mente di ciascuno di noi, davanti a fatti fino a ieri inconcepibili.
L’occasione me l’offre un attento e sensibile cronista, Mattia Feltri, de La Stampa di Torino. Il punto di partenza (riassumo molto in breve): la Danimarca, Paese libero e democratico, Terra Madre di Soeren Kierkegaard) ha deciso di aprire vere relazioni diplomatiche con Google, Apple, Facebook.
Il discorso è facile da capire: I social network sono ormai i veri padroni del mondo. La loro economia è più forte di diverse nazioni europee. Dunque sarà con loro che converrà in futuro stabilire nuovi rapporti diplomatici. Piacerà o dispiacerà, nota il giornalista, ma è questo il mondo a cui stiamo andando incontro. Un mondo dove le nazioni contano sempre di meno, perché chi comanderà in futuro sarà solo il denaro, sia perché ormai il futuro sembra appartenere ai social che ci hanno ormai mangiato l’anima, e noi, volando sulle loro bande, espatriamo, attraversiamo Continenti, tutto accettando in nome del progresso. L’uscita di ogni nuovo dispositivo diventa un fatto mondiale. Questa allora la domanda: “chi mangia chi?” Siamo noi che ci nutriamo di progresso o è il progresso che ci divora tutti. Non sarà che abbiamo ormai smarrito il senso delle nostre origini per farci fagocitare dalla contemporaneità multietnica, globalizzata e ormai senza nazionalità (riecco Feltri). Io sono convinto, per esempio che, se non esistesse la vuota moda del turismo di massa, non converrebbe più neppure viaggiare: basterebbe rimanere connessi. Sui confini (ormai inesistenti) non si vola più sopra, ci si passa attraverso. Che vuoi farci? È il progresso, bellezza!
Sarà! Io so anch’io che le civiltà nascono, tramontano e muoiono, ma so anche per fare una vera compiuta nuova civiltà ci voglio dai 5 ai 7 secoli. E quante vite saranno state spezzate, per una pipì fatta a letto, in quei 5-7 secoli di attesa.
E ora perdonatemi (anche la lunghezza) se potete.
Don Antonio