Domenica 1 Gennaio 2017 – La buonanotte di don Antonio


Bisogna riconoscerlo: non ha perso tempo il 2017,
l’anno nuovo incominciato in Italia appena una ventina d’ore fa, per presentare il suo biglietto da visita e manifestare le sue intenzioni più vere.
Istambul, la bellissima città imperiale sul Bosforo, geograficamente europea, ma politicamente appartenente alla Turchia, per oltre mille anni erede del titolo di città imperiale al posto dell’antica Roma, ingloriosamente decaduta dal suo ruolo di città faro del mondo antico quando i turchi ottomani riuscirono a impadronirsene nel 1453, facendone poi il punto di irradiazione d’una politica militare che mirava a conquistare l’intera Europa. Politica espansionista provvidenzialmente bloccata nel 1586 con la battaglia di Vienna, che segnò la fine delle guerre d’espansione islamica in Europa.
Ora Istambul è una città fra le più cosmopolite del mondo e il suo fascino ineguagliabile attira milioni di visitatori ogni anno da ogni parte.
Ebbene proprio questa città-miracolo è stata scelta oggi dal terrorismo internazionale (anch’esso di stampo islamico per ora si sospetta) per porre uno dei suoi gesti per i quali è ormai tristemente famoso.
39 i morti accertati, 54 i feriti fra cui non mancano quelli gravi e i bambini (per la serie ”la strage degli innocenti continua). Erano passati solo 95 minuti dagli stappi degli spumanti. Come a dirci: attenti bene, siamo in molti, potenti, bene armati, senza scrupoli; possiamo colpire dove e come vogliamo. Nessuno si senta sicuro. Dovunque siate potreste incontrare uno di noi. E noi non avremo pietà. Per nessuno. Mai. Noi vogliamo conquistare il mondo. Niente ci deve né ci può sfuggire. Allah akbar! Dio è grande. Dio è con noi. Noi siamo i suoi ministri, anche quando seminiamo morte. Anzi mai come allora lo siamo davvero. Avete brindato all’anno nuovo. Voi avete fatto “pum” coi tappi. Noi con i mitra. E state certi: vi stancherete prima voi di contare che noi di uccidere.
Gran Dio di Gesù Cristo, pensaci tu!
Don Antonio