Sabato 26 Novembre 2016 – La buonanotte di don Antonio.


Avvento: andiamo, è tempo di sognare!
Ancora? Sognare ancora? E non sei ancora stanco di svegliarti al mattino e ritrovarti ancora in questa sordida stalla dove il bue e l’asinello dormono sempre nella solita melma fatta dei loro stessi escrementi?
Certo, ti rispondo, tu non sei stanco perché tu non vivi in quella stalla. La tua casa, ancorché non sia una reggia, è bella solida pulita calda accogliente proprio come a te piace.
Che possiamo aspettarci di meglio? Un po’ più di soldi, certo, non farebbero male in questi tempi di postumi di una crisi che ormai da dieci anni quasi esatti ha seppellito tante vecchie illusioni.
In queste condizioni che ti vuoi aspettare che possa scendere dal cielo, se non piogge torrenziali che travolgono coste di colline e di montagne, che stravolgono spiagge e litorali marini, dove si mangia non sai più cosa perché tutto è artificiale, anche ciò che fai crescere nel tuo orto con tanta cura e scrupolo? E tu mi dici di guardare in alto perché certo verrà e non tarderà Colui che rinnoverà la faccia della terra?!
A cambiare la terra bastano e avanzano i terremoti e le guerre e gli tsunami e il clima in continuo riscaldamento che ormai sta sciogliendo il Polo Nord e l’Antartide che se gli orsi non trovano più cibo per sopravvivere presto sarà così anche di noi.
…Ma io ti dico no, così non sarà. Ecco il Signore è vicino. Invochiamolo ancora, e se il Signore verrà vi sarà pace sulla nostra terra. La fede non si stanca di chiedere, né la speranza di attendere.
Sono certo. Il Signore verrà. E intanto ci benedica.
Don Antonio