Quando mi leggerete…..


Quando mi leggerete, sia stasera sia domani, è già domenica “in albis”.
Pur sapendo che quando scrivo di cose un po’ serie, i miei lettori calano, anche le cose serie vanno dette. Anzi, quelle soprattutto. E poi quello che vi racconterò stasera è cosa di grande fascino.
Dunque nei primi secoli si battezzava solo la notte di Pasqua, perché ogni battezzato risorge con Cristo a nuova vita.
I battesimi avvenivano nei battisteri, edifici ottagonali con una gran vasca al centro. Tutti arrivavano vestiti come potevano, anche assai poveramente. Ma tutti avevano con sé una veste bianca nuova ripiegata e pronta per l’uso. La cerimonia durava in genere tutta la notte. I battezzandi erano sempre essere molte centinaia, forse migliaia. Gli uomini erano divisi dalle donne perché quando i neofiti (così si chiamavano i nuovi battezzati, si immergevano nel fonte, dovevano essere completamente, nudi. Poiché il battesimo era una nuova nascita in Cristo, tutto nel battezzato doveva essere nuovo, pulito, puro. Un telo separava chi si immergeva nel fonte, da chi aspettava il suo turno. Due diaconi uomini per gli uomini, due diacone donne per le donne, li aiutavano a spogliarsi, a scendere nell’acqua e a risalirne. Mentre erano nell’acqua, il prete, sporgeva le mani da sopra uno spesso telo (per salvare il pudore) gli faceva calare sul capo una ciotola d’acqua dicendo le parole sacre. Il battezzato risaliva , si asciugava e si rivestiva della nuova veste bianca. Era cristiano. Una nuova creatura. Rinato dall’acqua. Figlio di Dio. Subito dopo riceveva la cresima e durante la messa, faceva la sua prima comunione. Tutto in una volta. Per tutta la settimana, cioè fino a oggi, sarebbero rimasti vestiti di bianco.
Oggi, tornando in chiesa, si sarebbero tolti l’abito bianco riprendendo i vestiti di ogni giorno. Questo durò finché ci furono pagani che si convertivano. Vi è piaciuto? Piaciuto o no, cosi andavano le cose. Ed erano davvero bellissime.
Don Antonio