Oggi papa Francesco, ci ha fatto bel regalo. Ha detto che la Santissima Trinità è l’origine e il modello della famiglia umana, di tutte le nostre famiglie.
Questo è quello che ha detto il papa; da qui in avanti, invece, sono parole mie: lo dico perché nessuno pensi che io le voglia stravolgere. Non mi farebbe onore. Date al papa quello che è del papa, e a me quello che è mio.
Tutti conosciamo bene, dopo due sinodi dedicati alla famiglia e dopo aver letto le sue conclusioni in “La letizia dell’amore” cosa pensi il papa su questo tema. Egli sa meglio di noi lo sfacelo cui sta andando incontro l’idea stessa di famiglia.
Al modello unico e praticamente intoccabile del passato, si va sostituendo una moltitudine di modelli che proliferano continuamente in nuovi modelli sempre più aperti e liberi: esatto contrario di ciò che è stato sempre insegnato dal Vangelo e dalla Chiesa.
Ecco allora quello che ne penso io: la vita condivisa, donata e accettata, immagine della stessa vita trinitaria, è tanto importante, che l’uomo non è più lo stesso, quando fa sue le nuove proposte. In questo la Chiesa ha ragione e anzi deve ricordarcelo. È parte essenziale della sua missione. Forse ha meno ragione, secondo me, quando pretende e lotta e invoca leggi laiche che seguano le indicazioni evangeliche.
Adesso scandalizzerò qualcuno, ma io vedo la Chiesa anche come una vetrina piena di ciò che la Chiesa può offrire. Anzi con il vantaggio che gli altri negozi vendono, mentre la Chiesa dona. Ma se il suo dono non lo vuole nessuno e magari i clienti spendono in boutique ben più costose, hai solo due possibilità:
o presenti meglio i tuoi doni, o cambi qualcosa nei tuoi prodotti.
A me pare che Francesco stia cercando di battere ambedue queste strade, ma contro di lui molti nella Chiesa gli remano contro.
Come finirà? Dio lo sa, noi no. Noi dobbiamo solo convincerci che le sorti della sfida dipendono anche da noi, perché anche noi siamo Chiesa, che Dio la benedica e benedica anche noi,
Don Antonio