Martedì 20 Settembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Il segreto della felicità di Madre Teresa?
“I miei occhi sono tanto felici,
perché le mie mani hanno asciugato tante lacrime”.
Qualcuno ghignerà, canticchiando:
“Parole, parole, parole…
Soltanto parole, parole fra noi”.
Non fateci caso l’ha morso la Medusa e il suo cuore è diventato di pietra.
Del resto: quanti occhi veramente felici vedete in giro?
Pochi, molto pochi. Avete fatto caso? I giovani non sorridono più: solo risate sguaiate volgari fragorose, o, al contrario, facce annoiate schifate atteggiate a fastidio e disprezzo per tutto ciò che non è come loro.
Manca loro la buona coscienza del tempo bene speso, dell’amore vero donato a chi non più neppure gli occhi per piangere, perché ormai le loro lacrime sono state versate tutte, e il cuore, la vera sorgente del pianto, è ormai completamente inaridito.
Ora vedo la Madre che al mattino, dopo due ore di preghiera per fare rifornimento di grazia e di forza, si china sul moribondo ai bordi della strada, solo ossa e pelle, e stracci intorno ai fianchi: e accanto a lui, chinata su di lui, solo quella suorina, esile anche lei ma forte quanto basta per caricarselo sulle braccia, e portarlo così, a passo svelto, dove lei gli ha preparato un posto dove morire con dignità. Non gli parla di Dio, ma lo tratta come fosse Dio stesso.
Ora la rivedo in mezzo a quelle signore ingioiellate di Stoccolma, con abiti di grande sartoria,davanti al quel povero “sari” che condanna durissimamente l’aborto, la strage dei più deboli fra i deboli Sì era sempre lei, che diceva in faccia alla “crema” del mondo, che la loro crema era inacidita, che non era più buona. Che c’era bisogno d’una crema nuova, fresca, benedetta da Dio.
O se il mondo ti somigliasse un poco, come sarebbe bello.
Intanto, ancora una volta, benedici noi tutti.
Don Antonio