Martedì 20 Dicembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Quando mi mettevo a scrivere questa buonanotte
mi ha vinto la curiosità di vedere se fra la posta di oggi ci poteva essere qualcosa che facesse al mio caso.
E qualcosa c’era, di molto triste in sé, ma di grande speranza in un futuro che,prima o poi, riguarderà tutti noi.
Si trattava di un ricordo curato dalle consorelle di Suor Maria Angela Urbani, suora di Santa Chiara (clarissa), che alla bella età di 91 anni è tornata alla casa del Padre.
L’avevo conosciuta quando io, di anni, ne avevo 29. L’avevo cercata perché mi battesse a macchina la mia tesi di laurea. Era il 1968-9: da allora una forte, tenace amicizia ci ha legati per tutta la vita, malgrado la grande diversità delle nostre personalità: lei colta (aveva preso due lauree, in lettere e in filosofia), fortemente innamorata di Dio, guida spirituali di molte anime che avevano avuto la fortuna di conoscerla, fine autrice di versi in cui poesia, misticismo e afflato poetico si compenetravano e si risolvevano in quei brevissimi versi in cui era davvero maestra. La tarda età l’ha messa duramente alla prova: difficoltà nel camminare, udito e vista indeboliti, ma soprattutto la lunga croce della dialisi, devastante per tutti ma specialmente per le anime presso le quali la carne ha sempre rappresentato un inutile ingombro.
È morta il 26 luglio, festa di Sant’Anna. Ora mi piace immaginarla lassù, tra Anna e Chiara, lei col suo nome che tutto compendia: suor Maria Angela, a evocare Maria e il coro degli Angeli che l’avranno già accompagnata (così io spero e credo) fino a Colui cui aveva giurato amore esclusivo ed eterno.
Purtroppo non potei essere presente alle sue esequie che immagino come un umile ma glorioso trionfo. In quei giorni anch’io lottavo contro l’angelo della morte, che facevo pena a chi mi guardava e mi sentiva parlare. Ora a me va un po’ meglio, ma non certo quanto a chi già contempla faccia a faccia, e in eterno!, il Diletto del suo cuore.
Da lassù non manchi mai la tua preghiera per me, carissima Sorella maggiore, perché io non manchi il mio appuntamento con la vita vera quando sarà. Perché quando sarà, sarà per sempre.
Don Antonio
PS. Mi scuso per la lunghezza, ma non ho potuto tagliare di più.