Lunedì 7 Novembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Continua il triste esilio dalla nostra chiesa parrocchiale. Ma grazie ai nostri padri nella fede, abbiamo scoperto che Casalina aveva pronte due riserve preziose, di cui stiamo approfittando largamente in questi giorni. Ieri, domenica, la nostra Messa domenicale del mattino l’abbiamo celebrata al Santuario e ci siamo trovati molto bene, grazie anche ai ragazzi della Caritas che avevano preparato tutto assai bene.
A Casalina poi, stiamo anche scoprendo quanto sia prezioso per la nostra parrocchia quel gioiello che è la Madonna delle Grazie, che ci sta ospitando per le messe nei giorni feriali. Finora il disagio è stato tutto nel non aver tutto il necessario a portata di mano, ma avevo anche detto che ci saremmo attrezzati. E già stasera, chi sarà alla coroncina dei defunti vedrà la nuova colonnina porta oggetti (ne abbiamo tutti almeno una in casa) che resta tanto ben nascosta che neppure la Soprintendenza, sempre tanto arcigna con le chiese, ci dirà mai alcunché: vi riporremo tutto quello che serve per l’altare, e sarà tutta un’altra cosa. Quanto ai paramenti, userò con il camice solo una casula bianca, che va bene per tutti i giorni dell’anno (è il colore della risurrezione) e finirà l’attraversamento della strada già vestito per la liturgia. Penso che qualcuno stasera mi dirà anche “bravo, bell’idea”, e chissà che a qualcuno non venga anche in mente di offrirla, come erano soliti fare i vostri morti, alla Madonna? Che se due o tre o quattro famiglie si mettessero insieme, la spesa sarebbe quasi da ridere. Anche la bella lampada che illumina la cappellina è stata donata da una famiglia. Intanto che scrivo queste amenità, il cuore mio è felice perché m’è riuscito di realizzare un sogno accarezzato per 50 anni e che credevo impossibile: ridare vita liturgica a quel tesoro di cappella. Che se poi l’useremo tutto l’inverno come cappella feriale, ci farà anche risparmiare un bel po’.
A tutti la mia benedizione.
Don Antonio