Io sono Cristoforo.


Io sono Cristoforo. E tu! E tu! E tu! E anche tu!
Ma che ti prende? Sei matto? E quando mai?
Io sono Antonio, io Mario. io Nellina.
E io Francesco e Giovanni, Anna, Amalia,
Peppina, Carlo, Andrea… Calma, calma!
D’accordo, voi siete questi.E però è pur vero:
tutti voi siete Cristofori, tutti Cristoforini!
Calma! Buoni…! Non mi sono ammattito.
Semmai prendetevela con lui, Francesco…
Sì, papa Francesco che qualche volta
par davvero giocare a dare i numeri.
Oggi, ad esempio! In una piazza gremita
come ai tempi che nessuno ancora pensava
all’Isis, è uscito fuori con una delle sue:
siamo tutti Cristofori! Come se niente fosse!
Ora vi spiego: è così vedete che vi “frega”
chi conosce anche i trucchi della lingua!
Voi dite: Cristoforo è un nome. Uno fra i tanti.
E invece no: manco per niente. Mo’ vi spiego:
Sapete San Cristoforo, quel gigante buono,
sempre a mollo con un bimbo in spalla
che lo vuole aiutare a traversa’ un fiume
che da quando lo vedo è sempre in piena?
A metà guado però quel gigante è sfinito,
gli si piegan le gambe grida “aiuto!”.
Il bambino allora lo rincuora: “Va avanti,
sta tranquillo. Ti porto io”. Il gigante gli dice:
“Tu? Ma va! E chi sei mai, piccolo moccioso?”
Il bimbo per niente permaloso gli dice:
Io so’ Gesù, il Cristo, che ti porto!”.
Capito adesso? Ogni cristiano dev’essere
un cristoforo: deve portare Cristo al mondo.
(da christòs=cristo e fero= portare).
Così parlò papa Francesco. E parlava per noi.
Buona notte. Benedizione. Don Antonio