In un mio vecchio diario (i miei diari erano tutti da ridere: dopo 20 giorni ero già stufo), ho trovato questa paginetta che forse non è proprio da buttare: l’anno in cui la scrissi era certamente il 1994. Giorno e mese solo Dio li sa. Avevo ripreso in mano una breve lettera di condoglianze per la morte di mia madre († 31 ottobre 1980). Me l’aveva scritta don Remo Bistoni, prete perugino, scrittore e poeta, grande amico di P. Emanuele Sambuco. Vi aveva scritto: “Un giorno la storia ti darà ragione”.
Egli sapeva abbastanza di me: come i preti di Perugia non mi amassero e del licenziamento in tronco dal mio ufficio in Curia da parte di Mons. Lambruschini dopo aver letto il mio libro “Sui sentieri della speranza”. Ecco perché quel “domani la storia ti darà ragione” mi parve profetico e mi fu di grande conforto in quel momento di dolore.
Il mio diario continuava così: “Oggi quel giorno incomincia a spuntare… Di quel giorno non ti chiedo di farmi arrivare al mezzogiorno, ma che io ne possa almeno vedere lo spuntar del sole. O almeno il primo tingersi di rosa di quel cielo che ho visto sempre e solo nero”.
Non parlavo solo di me, ma della Chiesa, alla quale auguravo un giorno nuovo e diverso, meno plumbeo, più ottimista, e felice.
E chiedevo “che io possa compiere la mia parte, che anch’io butti il mio pugno di semi sul terreno ormai pronto. Poi siano pure gli altri a raccoglierne i frutti”.
Ora ho la confortevole sensazione d’aver visto spuntare quel giorno: perché con l’apparizione di papa Francesco la Chiesa sta davvero cambiando faccia.
Oggi la Chiesa sa anche sorridere e non è piccola cosa. Sì, ci sarà ancora un domani per la Chiesa. E sarà un domani di luce. Grazie, mio Dio, per avermi concesso di vederne l’aurora. E per una volta lascia che io auguri anche a Te, mio Dio, una buona notte.
Tu invece, benedicimi. Tanto! E con me, chi mi legge e chi m’è caro.
Don Antonio