Giovedì 6 Ottobre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Concluso ieri l’austero mese teresiano, oggi ci lasciamo riprendere dalla “mondanità”.
L’occasione l’offre il Teatro Concordia di Marsciano che propone agli appassionati un pezzo da novanta del musical made in Italy, interpretato da attori dilettanti locali: “Aggiungi un posto a tavola”, di cui tutti che mi leggete, ricorderete il celeberrimo motivetto omonimo.
Mio fratello che andrà a vederla con tutta la famiglia. Hanno invitato anche me. Ho detto di no, perché ho paura del confronto con la quinta edizione di quel musical, che vidi al Sistina nel 2009 (allora andavo ancora a insegnare a Roma): stessi costumi, stessa scenografia, stesso grandissimo successo.
E voi direte: “E a noi? Non hai altro da raccontarci oltre le tue mondanità?”. Tranquilli ce l’ho, ce l’ho, e proprio per questo ve ne scrivo. Perché nella vicenda, compare a un certo punto un gigantesco cardinale, trasportato nei suoi lentissimi movimenti da una qualche macchina nascosta sotto il suo immenso manto di porpora, che fa una figura da cane. Una caricatura feroce verso una categoria non amata.
Fu qui che mi venne un groppo alla gola, udendo le risate, gli applausi di scherno, i fischi degli spettatori, i buuuh! di disprezzo contro quel fantoccio e “contro tutta la Chiesa”: una Chiesa, sentita come nemica della felicità degli umani.
Non ho spazio per raccontarvi la scena di cui vi sto parlando: raccontava la vittoria dell’amore fra un giovanotto assai imbranato con le donne, e una donna di facili costumi che, proprio grazie a lui ritrovava finalmente il vero amore.
Uscii felice per lo spettacolo e triste per la Chiesa.
E concludo: papa Francesco, pensaci tu.”.
Benedizione. Don Antonio