Giovedì 24 Novembre 2016 – La buonanotte di don Antonio


Voce:
«E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio
«avevi dodici anni e nessuna colpa addosso
«ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio
«la tua verginità che si tingeva di rosso.
«E si vuol dar marito a chi non lo voleva
«si batte la campagna si fruga la via
«popolo senza moglie uomini d’ogni leva
«del corpo d’una vergine si fa lotteria.
Coro:
«Guardala guardala scioglie i capelli
«sono più lunghi dei nostri mantelli
«guarda la pelle viene la nebbia
«risplende il sole come la neve
«guarda le mani guardale il viso
«sembra venuta dal paradiso
«guarda le forme la proporzione del corpo d’una «vergine si fa lotteria.
«sembra venuta per tentazione.
«guardale gli occhi guarda i capelli
«guarda le mani guardale il collo
«guarda la carne guarda il suo viso
«guarda i capelli del paradiso
«guarda la carne guardale il collo
«sembra venuta dal suo sorriso
«guardale gli occhi guarda la neve
«guarda la carne del paradiso».
Ormai Maria è uscita dall’infanzia e comincia ad avvenire a lei ciò che accade a ogni ragazza di quell’età (12 anni più o meno). Non è una colpa avere 12 anni, ma i sacerdoti di allora, ligi alla legge di Mosé considerano impuro il sangue mestruo. Dunque Maria doveva lasciare il tempio. Ma il suo sposo lo sceglierà il Signore. E la scelta di Dio cadde su Giuseppe, mediante la prova del suo bastone fiorito.
Solo poche parole (ne meriterebbe tante!) sul poeticamente mirabile ma, quanto alle immagini, quasi irriverente “ditirambo” su Maria che, sciogliendosi i capelli, quasi una Lorelei ante litteram, riesce a scatenare gli appetiti e le voglie sfrenate dei vecchi concorrenti. De Andrè non era certo un San Bernardo di Clairvaux, e la sua visione non andava oltre la carne. Però, Vergine santa, per la sua poesia e per la sua musica portalo in cielo lo stesso: saranno più felici anche gli angeli.
Don Antonio